venerdì 9 luglio 2010

Scelta d'Amore

Il matrimonio una scelta per la vita.

Negli anni scorsi è uscito un film di commedia italiana dal titolo "L'amore eterno ...... finchè dura", che rappresenta purtroppo la realtà di come oggi si affronta il matrimonio.

Afferma Aristotele che amare vuol dire: "volere il bene per l'altro". La donazione nella quale sfocia l’amore, donazione di se stessi, è possibile solo nella misura in cui la persona che ama e vuole amare fa dono di sé: “La persona che non domina la propria libertà e che non estende il dominio della volontà e dell’intelletto alle altre facoltà e capacità, la persona dominata dalle passioni, dall’ambiente, dai cambiamenti di umore incontrollati, tale persona, se non lotta per dominarsi, è incapace di amare. Solamente chi esercita il dominio su se stesso può, con un atto sovrano di libertà, dedicarsi pienamente agli altri, all’uomo o alla donna scelti, a chi ha reso oggetto del proprio amore”.

Per questo si può dire che, nell’amore, compreso l’amore naturale tra genitori e figli, non si può prescindere, perché sia autenticamente umano, dal convertire il semplice affetto, la mera attrazione naturale, inclusa quella biologica, in scelta; le persone che si amano si devono scegliere ogni giorno ed ogni ora come destinatari dell’amore, rigenerando, se serve, l’affetto ed il sentimento, con la forza della volontà.

Entriamo dunque nel terreno del voler volere, del voler amare, che è successiva e perfeziona la fase dell’innamoramento e dell’attrazione, e che tanto bene spiega il seguente aneddoto “cito una frase di Bismarck (…), che rispondeva alla sua giovane sposa, giacché ella, timida creatura, non lo aveva accompagnato in tutte le vicissitudini della sua brillante carriera. - Ella aveva scritto: ‘Mi dimenticherai. Io che sono una piccola provinciale, tra le tue principesse ed i tuoi ambasciatori’. - Egli rispose: Dimenticare che ti ho sposato per amarti?’. Questa frase mi sembra molto significativa. Non semplicemente ‘perché ti amavo’, ma ‘per amarti’.

L’unione tra gli sposi è un vincolo oggettivo di diritto naturale (...).

Il vincolo è generato dal consenso, però non permane a causa del consenso, ma per legge naturale. Inoltre se la volontà dei coniugi è capace di creare il vincolo è perché esistono i presupposti della legge naturale.

Allo stesso modo, possiamo decidere di diventare genitori, ma una volta che lo siamo non possiamo abbandonare questa condizione che ci deriva dalla natura; possiamo decidere di essere sposi, ma non di smettere di esserlo.

Ritorno sul tema già affrontato precedentemente dell'amore coniugale. Sono pienamente convinto che un matrimonio è sano quando la coppia marito e moglie, capiscono che prima di tutto viene il loro rapporto di amore, che deve essere coltivato giorno per giorno. La definizione di un piano di vita comune che porta al raggiungimento degli obiettivi da raggiungere, come la costruzione della casa, l'educazione dei figli, la partecipazione dei parenti nella propria vita familiare, la gestione del tempo libero e delle vacanze, la gestione del tempo ordinario, sono tutti quegli aspetti che se non condivisi creano nel tempo la divisione della coppia e della famiglia, perdendo la naturale vocazione del matrimonio, quella di essere per sempre!!!

Quanti ancora oggi credono che l'amore coniugale è eterno?
Io ci credo e tu?

Nessun commento:

Posta un commento