venerdì 6 agosto 2010

La comunicazione coniugale

Sapere comunicare per sapere Amare ...

La comunicazione è alla base della nostra vita, tanto è vero che in tutti gli ambiti professionali si organizzano dei corsi su questo argomento per migliorarla, ma spesso non ci preoccupiamo di come comunichiamo in famiglia.

Il verbo “comunicare” e il sostantivo “comunicazione” hanno diverse accezioni, tutte attinenti l’ambito che ci interessa: comunicare significa rendere partecipe, scoprire l’altro, fargli sapere; però significa anche semplicemente corrispondenza o relazione; la comunicazione è anche la trasmissione di segnali mediante un codice comune tra chi emette e chi riceve; da ultimo, comunicazione può essere sinonimo di unione, è l’unione che si stabilisce tra determinate cose.

Tutte queste definizioni hanno senza dubbio la loro applicazione all’interno del matrimonio. È curioso notare come questa (la comunicazione) sia una delle parole più pronunciate e a volte meno conosciute, meno analizzate nell’ambito della relazione matrimoniale. Quanti fraintendimenti si potrebbero evitare in tanti matrimoni, soltanto conoscendo un po’ meglio i diversi aspetti che racchiude il mondo della comunicazione all’interno del matrimonio. In primo luogo è utile evidenziare le principali differenze tra le varie forme di comunicazione maschili e femminili. Ad esempio le donne utilizzano le domande come uno strumento di conversazione e come modo di mostrare la propria partecipazione ad un argomento, al contrario, gli uomini pongono delle domande quando desiderano ottenere un’informazione.

Per questo, gli uomini si sforzano, invano, di cercare di risolvere i problemi che a loro sembrano celarsi dietro le domande delle donne, mentre le donne non sono alla ricerca di soluzioni – di solito le hanno già - ma di comprensione e di partecipazione affettiva. Gli uomini, una volta che hanno detto quello che devono dire, ritengono di aver terminato e non hanno l’abitudine di prolungare la conversazione. Le donne tendono invece ad esplicitare fino in fondo le relazioni tra le cose e continuano la conversazione fin tanto che non arrivano dove si erano prefissate, scoprendo con spiacevole sorpresa che non sono state ascoltate, perché all’uomo è sembrato evidente che avevano già detto da tempo quello che doveva esser detto e che il tema era esaurito.

Per le donne, condividere con il marito i propri segreti e le proprie emozioni con dovizia di particolari costituisce fonte di grande soddisfazione. Al contrario, agli uomini piace molto meno discutere delle proprie cose, mentre si sentono molto più a loro agio a parlare di politica, di economia, ... per questo motivo, le mogli interpretano tale atteggiamento come una mancanza di attenzione, mentre i mariti non si capacitano del perché approfondire con una tale quantità di dettagli quello che è sempre lo “stesso argomento”.

L’errore più frequente che capita di commettere è di pensare che “comunicare” equivalga a “parlare”. Nella relazione matrimoniale tutto è comunicazione; trasmettono molto di più gli aspetti non verbali che quelli verbali. Gesti negativi, espressioni di disprezzo o indifferenza, interrompere l’altro, non guardare negli occhi ... bastano da soli, senza bisogno di parole perché la relazione sia non buona. Gesti di assenso, contatto visivo e fisico, sorrisi, gesti di complicità, sguardi ... indicano una buona relazione.

L’argomento è molto vasto e ci sono trattati su questo tema, l’importante è non sottovalutare la comunicazione in famiglia in quanto è molto importante comprendere che l’altro non mostra le proprie emozioni in un dato modo o si comporta in una certa maniera per dispetto, ma perché non sa o non ha imparato a farlo in modo diverso e che, per di più, sta vivendo la stessa sensazione di disagio nei nostri confronti.

Dobbiamo imparare a conoscerci di più, io sto provando a capire il mondo delle donne, d'altronde con una moglie e tre figlie femmine non potrei fare altrimenti, ed il segreto principale è “sapere ascoltare”.

E tu come comunichi in famiglia?

Nessun commento:

Posta un commento