mercoledì 2 novembre 2011

La comunicazione con i figli

Nel mio lavoro sono portato a parlare con le persone con diplomazia, mostrandomi sempre allegro e positivo, per instaurare un rapporto sereno ed armonioso. Questo spesso mi costa sacrificio, in quanto incontro persone che sono molto diverse da me, che vogliono avere sempre ragione, e la pazienza è la virtù che devo acquistare di più.

Per comunicare con i clienti, con i colleghi, con i fornitori e con tutte le persone che incontro, devo costantemente attenzionare i gesti, le parole, le espressioni del volto, il tono della voce, per riuscire ad esprimere il mio pensiero e la finalità della mia comunicazione.

Quando sono a casa mi rendo conto che cambio atteggiamento, sopratutto nei confronti delle mie figlie; sono spesso diretto, alzo la voce, e metto in evidenza i loro difetti.

La comunicazione in famiglia è fatta di tensione, di nervosismo, e spesso si dedica poco tempo perchè non è considerata una priorità. Forse se considerassi che loro sono i miei migliori clienti, farei più attenzione al modo di comunicare, cercherei di attirare il loro interesse mostrando il meglio di me, e saremmo entrambi più soddisfatti.

Le tecniche di comunicazione insegnano ad individuare i bisogni degli altri, per riuscire a dargli ciò che si aspettano, regola fondamentale nel mondo del lavoro. Se voglio chiudere un contratto, devo conoscere quello che il cliente desidera acquistare, e quando l'ho individuato posso centrare l'offerta giusta per lui.

Cosa ci spinge ad essere diversi a casa ed a lavoro? Forse non comprendiamo che la nostra famiglia è il migliore affare della nostra vita, per questo ho deciso di partecipare al prossimo evento di FAMILY PARTY dal titolo "La comunicazione con i figli", per riflettere e confrontarmi su questi argomenti con altre famiglie.

Nessun commento:

Posta un commento